Un artista e fotografo costantemente in movimento e sempre alla ricerca di nuovi stimoli. La sua parola d’ordine? Creatività, ad ogni costo.
– Benvenuto su Fotografia & Bellezza. In poche e concise parole, come si descriverebbe ai nostri lettori (caratterialmente parlando)?
“Sono una persona curiosa, aperta alle sperimentazioni. Amo la dialettica, ho un carattere ruvido e particolare che a volte causa forti contrasti”.
– Cosa l’ha ispirato e spinto a diventare un fotografo?
“Mi piace l’idea di poter essere un testimone privilegiato, di poter trovare la bellezza in ogni cosa/persona/situazione si trovi di fronte al mio obiettivo. Con la fotografia ricerco qualcosa di speciale che mi salvi dalla routine”.
– Ci descriva una o più sessioni fotografiche da lei realizzate e divenute per lei “indimenticabili”….
“Per ogni shooting avrei un aneddoto, ma se dovessi sceglierne uno direi quello con un’affermata fotomodella del nord. Qualche anno fa, a Luglio, è venuta in vacanza dalle mie parti; abbiamo passato una giornata scattando in un paese abbandonato nel cuore del Cilento. Era da tempo che cercavo quell’impatto emotivo che grazie a lei sono riuscito a ricreare. Quella sera sono andato a dormire felice”.
– Lei è un autodidatta oppure ha seguito un percorso didattico professionale? Come si tiene aggiornato in questo settore?
“Ho frequentato la Civica Scuola di Cinema a Milano, c’erano lezioni che affrontavano la fotografia sia dal punto di vista tecnico che da quello estetico. Le prime foto che ho pubblicato su una rivista sono state scattate con una bridge da 6 Megapixel. Sono contrario all’equazione “Ho una reflex = Sono un fotografo professionista”, ma credo pure che col passare del tempo il bagaglio tecnico conterà sempre meno: al fotografo di domani sarà richiesta una maggior dose di creatività per distinguersi dalla massa, piuttosto che una conoscenza minuziosa della teoria. Attualmente credo che internet sia uno strumento prezioso per tenersi aggiornato e trovare soluzioni ai problemi. Youtube è pieno di tutorial e su Facebook si trovano decine di gruppi dedicati a professionisti e dilettanti dello scatto”.
– Nikon o Canon, o altre marche fotografiche? Quali sono le maggiori differenze riscontrate?
“Che sia Nikon, Sony, un iPhone o un foro fatto in una scatola di cartone, l’importante è il risultato. Marca e modello sono dettagli per me poco interessanti; in alcuni casi però chiedo informazioni sulle ottiche utilizzate in fase di scatto. Per la cronaca posso dire che la mia prima digitale è stata una compatta Canon, poi sono passato a Fuji (le foto in b/n erano favolose, i colori invece erano ingestibili). Quando ho deciso di entrare nel mondo delle reflex ho scelto una Canon solo perché la conoscevo già”.
– Cosa più le piace e cosa invece la infastidisce del “settore” fotografico italiano?
“Ogni “settore” è formato da persone. Alcune di queste mi piacciono per talento, passione, creatività, disponibilità; altre mi infastidiscono per supponenza, povertà sia di forma che di contenuti, ignoranza e chiusura mentale. Alla fine è un ambiente come un altro, se mi chiedessi di descrivere il settore teatrale o quello del tango la mia risposta sarebbe altrettanto valida. Detto ciò vorrei approfittare di questa intervista per lanciare un appello alle modelle che volessero collaborare con me, informandole che a breve riaprirò i casting per i miei futuri progetti”.
LASCIATE UN COMMENTO PER CONTATTARE EFFETTO NEVE PER REALIZZARE UN SET FOTOGRAFICO
Ogni riproduzione non autorizzata dei contenuti del sito è vietata
Foto coperte da Copyright e diritti d’autore
_________________________________________________________________________