Intervista a Claudio Colombo – Fotografo genovese professionista

Professionalità, passione ed impegno costante sono le armi migliori per superare qualsiasi difficoltà. Ripercorriamo insieme il cammino professionale di questo bravo fotografo Genovese…
Claudio Colombo
– Le diamo il benvenuto su Fotografia & Bellezza. Ci racconti un po’ qualcosa sulla sua persona….
“Buongiorno a tutti sono un fotografo professionista genovese. Dal 2004 ho gestito uno studio fotografico che via via negli anni si è specializzato nella comunicazione per aziende, dal piccolo artigianato alla moda. Insieme al mio socio Fabio ci siamo occupati in questi anni di fotografia e video a 360°. Dal 2013, pur sempre affiancandoci professionalmente, abbiamo iniziato a lavorare anche separatamente. Ho iniziato a lavorare come free lance, per essere più snello nei movimenti e per sperimentare qualche nuovo stimolo. Per chi fosse interessato a visionare ulteriori miei lavori fornisco i seguenti indirizzi web:
https://www.facebook.com/claudiocolombophotography
www.colomboclaudio.it dove potrete conoscere di più anche su Studio 6″.
Claudio Colombo the dream
– Come descriverebbe il suo stile fotografico?
“Il mio stile fotografico è quello legato alla ricerca di una certa “pulizia”. Pulizia fotografica intendo. Cerco sempre di rimanere più fotografo e meno grafico, cercando di trasmettere sempre emozioni usando le immagini. E’ chiaro che esiste una netta differenza tra quello che ci è consentito in un lavoro commissionato, che deve rispettare certi canoni e la pura espressione artistica personale, ma con l’esperienza si riesce spesso a trovare un buon compromesso e cercare di fondere il più possibile le due cose”.
Claudio Colombo 2
– Qual è il miglior modo per migliorarsi in questo settore?
“Il miglior modo per migliorarsi credo che sia la continua contaminazione. Il continuo cambiamento e sopratutto la collaborazione. Questo concetto, purtroppo, nella mia Genova stenta a partire. Siamo una città tradizionalista e c’è poco spazio per idee nuove”.
claudio colombo
– Qual è il suo shooting preferito realizzato di recente? Può descrivere la sua creazione per quanto riguarda il luogo, la composizione, ecc … ed anche i suoi pensieri durante la realizzazione?
“Tutti gli shooting hanno il loro lato positivo, se non positivissimo.Tutti gli shooting lasciano sempre in testa quel “potevo fare meglio quella cosa lì” e quindi presuppongono un miglioramento o un’autocritica. Uno degli ultimi che ho realizzato è stato per me sicuramente molto particolare. Si tratta di un editoriale che racconta la storia di due “DJ, BadButterflies”. Il mio impegno maggiore è stato proprio nello stravolgere il mio metodo di fotografare. Ricominciare un pò da zero, riadattarsi. Vedremo alla presentazione ufficiale se il risultato è stato ottimale”.
Claudio Colombo 3
– Quanto è importante l’apporto del web e di un sito personale per farsi conoscere in questo settore? Quali altri consigli pubblicitari si sentirebbe di fornire?
“L’apporto del web ad oggi è fondamentale, specialmente per chi ancora non ha scavalcato il muro della popolarità, oltre il quale, spesso le concessioni sono maggiori. Il marketing, che ho studiato e che nei miei corsi insegnavo (almeno negli aspetti legati al mestiere), si muove velocemente e sul web.”Educarsi alla socialsfera”. Questo è il trend ed è inarrestabile. I canali sono sempre più numerosi. Per quanto riguarda un fotografo c’è l’imbarazzo della scelta. Se sapessi qual è il migliore, forse, avrei già scavalcato il muro!”.
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– Quali sono gli aspetti migliori e quelli peggiori di essere un fotografo professionista in Italia?
“In Italia per essere riconosciuti come fotografi con la “F” maiuscola servono prevalentemente due fattori: le capacità e le giuste amicizie. Spesso bastano le “giuste amicizie”. Il mestiere del fotografo non è assolutamente tutelato a livello professionale. Sono stato fotoamatore e conosco bene il percorso professionale che si deve affrontare per crescere. Ma crescere vuol dire prendere poi una strada specifica. Ci sono da fare rinunce, tante rinunce. Purtroppo ad oggi il mercato è troppo inflazionato. Massacrato da chi svende. Abbattuto da chi regala. Tuttavia si continua ad andare avanti, anche se il momento non è roseo per nessuno. Ci si deve reinventare continuamente e la situazione economica non sempre è d’aiuto. Si cerca di non mollare mai….e forse prima o poi arriverà il grande momento”.

 

 

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