Professionalità, tenacia e voglia di migliorarsi, sempre. Queste sono le parole che certamente non mancano nel vocabolario di Ivan Maccagno, fotografo della provincia di Cuneo. 
– Benvenuto su Fotografia & Bellezza e grazie per aver accettato la nostra intervista. Ci parli di lei e della sua passione fotografica…
“Grazie a voi. Mi chiamo Ivan Maccagno, vengo da Piasco, un piccolo paese della provincia di Cuneo. Mi sono innamorato della fotografia fin da bambino e con il tempo ho cercato di coltivare questa passione. Poi l’incontro con un fotografo abbastanza famoso (almeno a livello locale) ha aperto enormemente i miei orizzonti ed ho iniziato a frequentare corsi, WS, ed ora, finalmente, sta arrivando “Emme immagine” il mio nuovo studio fotografico”.
– Qual è il genere fotografico che più le da l’opportunità di trasmettere le sue emozioni?
“Amo la fotografia in tutte le sue sfaccettature..Mi succede spesso di svegliarmi a notte inoltrata per essere “sul pezzo” e fotografare il sole che sorge magari su una spiaggia oppure in montagna. Il ritratto, però, mi permette di esternare di più i miei stati d’animo”.
– Ogni passione comporta anche qualche delusione. C’è qualcosa in questo mondo fotografico che a volte la delude o che semplicemente cambierebbe o migliorerebbe?
“La professionalità di alcuni individui. Nel mio percorso di apprendimento ho incontrato tanti professionisti seri ma molti più professionisti che si definiscono tali solo perché hanno in mano una fotocamera, personaggi che usano la fotografia per fini che con l’arte centrano poco…”.
– Cos’è per lei l’arte?
“Per me l’arte in qualsiasi forma, è lo strumento più grande che abbiamo per dare sfogo a ciò che siamo, liberi da qualsiasi schema o cliché”.
– Fotografi si nasce o ci si diventa? Qual è il miglior modo per migliorarsi in questo settore e qual è il peggiore errore che un fotografo possa commettere?
“Fotografi si nasce…con il tempo lo si diventa. Per crescere e migliorarsi non bisogna smettere di avere fame, voglia di imparare cose nuove, voglia di osservare il lavoro degli altri, sperimentare. Il peggiore errore che qualcuno può fare è sentirsi arrivato, perchè c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da insegnare”.
– Durante il suo percorso avrà sicuramente lavorato con svariate fotomodelle. A suo parere, posare per un fotografo, può definirsi una forma di recitazione? Ha mai chiesto ad una sua modella di interpretare una parte calandosi a pieno in un personaggio?
“Secondo me una modella è anche una brava attrice perché attraverso di lei, del suo essere, in quel momento il fotografo riesce a trasmettere qualcosa a chi osserva i suoi scatti. Su un set, ognuno di noi, fotografo, modella, tecnici, diventa un
personaggio, l’interprete di una storia, una bella storia…”.
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