Uno sguardo intenso è come una soffice ed invisibile carezza che ti accarezza il viso, una magia che ti attrae e ti rapisce. Fatevi incantare dallo sguardo di Roberta!
– Benvenuta su Fotografia & Bellezza e grazie per aver accettato la nostra intervista. Parlaci un po’ di te…
“Grazie a voi! Piacere mi chiamo Roberta (ma nel mondo della fotografia mi conoscono come Robertina Violet Violence), sono una ragazza di Roma, amante della natura, degli animali, della musica, del cinema e della fotografia. La fotografia per me non è né un lavoro, né un hobby, ma è uno dei modi che ho per esprimere un’emozione o un concetto, è una valvola di sfogo, un mezzo di comunicazione, un mezzo per potermi esprimere senza dover parlare, ma usando il linguaggio del corpo e dello sguardo. Poso da circa tre anni, e da unno anno faccio parte di un’agenzia denominata Alternative Saints”.
– Raccontaci del tuo primo set. Emozioni e paure.
“Tre anni fa, mi trovavo a piazza Venezia con una mia amica, seduta su una panchina a chiacchierare. Mi si avvicinò un fotografo, riferendo di avermi notata e chiedendomi se avessi mai posato prima o se fossi interessata a farlo. Io ero titubante, se ne sentivano tante al riguardo, ed io in realtà sono una ragazza timida, introversa, che addirittura aveva frequentato un corso teatrale solo per affievolire timidezza e vergogna! In poche parole, non mi reputavo all’altezza di tale richiesta. Inoltre avevo appena rotto un fidanzamento durato oltre tre anni, ed in quel momento, ciò aveva contribuito a farmi sentire meno bella ed attraente. Nonostante ciò, raccolsi comunque il suo bigliettino da visita. Tornata a casa ed incuriosita, visitai il sito del fotografo e costatando la bellezza delle foto, la loro semplicità, superai le mie paure ed accettai di posare per Gabriele Re. Facemmo prima un provino, che andò a buon fine e da lì realizzammo tre servizi. Ero emozionatissima, ma la gentilezza, la simpatia, la professionalità di Gabriele Re mi misero a mio agio e mi aiutarono a recuperare un pò di fiducia e di stima in me stessa. Mi divertii tantissimo a scattare con lui, anche se dalle espressioni del viso, immortalate nelle foto, si può notare il mio imbarazzo e la mia vergogna iniziale”.
“Dipende da quello che voglio trasmettere. Io sono una fotomodella alternativa, prediligo tutti i generi ritenuti “alternativi” e che, in un certo senso, vanno fuori dai classici schemi della fotografia. Insomma, mi piace cantare fuori dal coro”.
– Qual è il tuo più grande pregio e quale invece il tuo peggior difetto caratteriale?
“Per il mio più grande pregio, dovreste chiedere ai miei amici e/o parenti! Il mio difetto… tendo ad essere troppo impulsiva, e questo, a volte, si rivela un grandissimo difetto…”.
– Ci si può innamorare di una foto? Cosa pensi al riguardo?
“Assolutamente si! Ci si può innamorare di qualsiasi cosa sia in grado di trasmetterti emozioni! Una foto è un viso, un corpo, uno guardo, un tema, un’idea, un sogno, una proiezione, un ricordo… è sentimento”.
– I tuoi progetti e sogni per il futuro sono….?
” Tra i miei progetti c’è sicuramente quello di trovare un lavoro stabile che mi permetta di mantenere le spese di una casa e di crearmi una famiglia, con tanti bambini, animali e piante. Nel mio futuro vedo sempre e comunque la mia voglia d’esprimermi”.
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